Durante i mesi di aprile e maggio andiamo a correre per la Ricerca sul Parkinson, un’occasione per raccogliere nuovi fondi e diffondere consapevolezza sulla malattia, sui malati e le loro famiglie. Giunta alla 7a edizione la corsa di sensibilizzazione Run for Parkinson’s si svolge ogni anno in tutto il mondo, in occasione della Giornata Mondiale sul Parkinson.
Qual è il significato dell’iniziativa Run For Parkinson? Immaginiamo un percorso ad ostacoli, proprio come quello che corrono gli atleti in pista o nelle gare di Decatlon: corsa, salti, nuoto, cadute, rialzate, affanno, etc. L’attimo in cui lo specialista comunica la diagnosi di Parkinson, la vita di chi ne è colpito e quella della sua famiglia diventa una vera e propria maratona, dove gli ostacoli sono le attività di tutti i giorni. Ciò che prima risultava agile da fare ora non lo è più: allacciarsi le scarpe, abbottonarsi una camicia, camminare, stare in piedi. L’aiuto concreto di persone ed istituzioni può contribuire a rendere questa corsa meno affannosa e meno gravosa. Da qui l’idea della corsa Run For Parkinson in cui tutti noi corriamo a beneficio di malati e famiglie.
Correre per la ricerca: come fare a partecipare?
Si tratta di una corsa non competitiva, aperta a tutti ed ha come scopo quello di percorrere insieme una parte del percorso, malati e famiglie e si svolgerà in 27 città in tutta Italia. Scopri la run più vicina a te. Per il Veneto le città coinvolte sono Padova, giovedì 28 Aprile alle 20:30 con partenza da Prato della Valle e Adria in programma per domenica 17 Aprile dalle 09:30.
Testimonial Run 2016: quando correre per al ricerca è naturale
Testimonial di Run for Parkinson’s 2016 è Rosaria Renna, la conduttrice radiofonica di RDS che è stata colpita in famiglia dalla Malattia di Parkinson e che ha deciso quindi di spendersi per sensibilizzare sul tema. “La persona che ho amato di più nella vita, mia madre Palma, ha sofferto di Parkinson negli ultimi anni della sua vita. Decidere di impegnarmi per aiutare la ricerca e le famiglie coinvolte da questa malattia è stato naturale” ha affermato Rosaria: “Sogno un mondo senza malattie degenerative, sogno un mondo senza Parkinson. Insieme ce la possiamo fare.”
E insieme risultano più piacevoli le esperienze come il percorso che stiamo facendo al Parkinson Cafè di Arzignano, dove finalmente i malati e le famiglie possono ritrovarsi per passare qualche ora, leggere e condividere un interesse, un’emozione, un’attività. Attraverso l’attività motoria specifica, che ha preso avvio ad inizio mese, gli ospiti del Cafè seguiti da un istruttore professionista possono eseguire esercizi mirati. E’ infatti riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale che integrare la terapia farmacologica con esercizi fisici specifici aiuta a prevenire complicanze e difficoltà motorie associate alla malattia di Parkinson e migliora la capacità di svolgere le attività della vita quotidiana (le cosiddette ADL- Activity Daily Living) in pazienti con la malattia.
I numeri della Run
1 unico evento, 10 nazioni coinvolte, circa 30 città partecipanti solo in Italia, 45.000 iscritti e 320.000 km percorsi nell’ultima edizione: questi sono i numeri di Run for Parkinson’s.
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