In un sabato sera piovoso, ma carico di emozione e partecipazione si è chiusa la terza tappa dell’evento “La contemporaneità incontra la memoria” racconto della vita di Arciso Mastrotto, fondatore dell’omonimo Gruppo nel lontano 1958. Le voci del narratore Bepi De Marzi e del coro de Crodaioli hanno dato vita alle pagine di “Caro papà Caro figlio” e “Arciso di Alvese” per gli ospiti del Cafè ma soprattutto per i tanti cittadini di quelle terre raccontate dai libri che hanno ascoltato le parole che rimandano ad un tempo passato che ha segnato in maniera indelebile la storia della città.
Un racconto emozionante al Parkinson Cafè
Dai nomi degli alberi ormai dimenticati e desueti alla consuetudine del #filò, passando per il dolore della guerra e le ferite dell’emigrazione degli anni 50, il narratore BepiDeMarzi rilegge quegli anni con delicatezza e sagacia. Anni in cui, tra incertezze, passione e tanto lavoro, si gettano le basi della realtà imprenditoriale di oggi, mai dimentica del legame con il suo territorio.
Tanti gli spunti dalle lettere che padre e figlio, il signor Bruno, presente tra il pubblico, si scambiano durante il servizio di leva dalle quali emerge un unico il filo conduttore: il desiderio di fare, di mettersi alla prova, di non arrendersi alle difficoltà di un’Italia devastata dalla guerra.
E ancora Bepi De Marzi e i Crodaioli al Cafè
Ad ogni racconto un ‘intermezzo canoro, toccante e partecipato da “Signore delle cime”, noto in tutto il mondo a “I bambini del Karibuni“, per sottolineare l’impegno della famiglia Mastrotto nell’accoglienza dei figli degli immigrati. E infine la promessa di Bepi De Marzi di fare ritorno al Parkinson Cafè per continuare questo racconto intenso… che riguarda un po’ tutti noi.
“Caro papà caro figlio” e “Arciso di Alvese”
Per informazioni su come richiedere i libri: 0444-452480. Quanto raccolto sarà devoluto alla Fondazione “La Città della Speranza”
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