Un caregiver forte è un caregiver migliore
“Voglio esserci per aiutare mio marito malato ma a volte la gestione complessiva della malattia risulta difficile, non ho nessuno spazio per me, non sembra esserci via d’uscita”. Sembra essere questo il filo conduttore che accomuna i famigliari di un malato di Parkinson intervenuti sabato scorso 4 marzo alla presentazione del ciclo di incontri “Aiutarsi ad aiutare” organizzati dal Parkinson Cafè in collaborazione con il Dott. Matteo Pigato, psicoterapeuta di To Mind. E grande e partecipata è stata la prima sessione in cui sono emerse le difficoltà ma anche il desiderio di capire come fare per affrontare con più serenità e soprattutto più energia positiva il difficile compito di essere caregiver, spesso unico supporto per il proprio caro.
L’importanza della condivisione
“Sono state significative ed emozionati – spiega Giovanna Mastrotto Presidente della Fondazione Silvana e Bruno – le riflessioni dei partecipanti sull’appuntamento settimanale al Parkinson Cafè per accompagnare il proprio caro all’attività motoria: occasione per confrontarsi, per condividere un peso o pensieri negativi, per ritrovare insieme la ricarica per affrontare la quotidianità. Abbiamo capito che gli incontri al Cafè sono qualcosa di positivo non soltanto per il malato ma anche per le mogli, figlie e mariti che gestiscono il peso della malattia. Da qui è nata l’idea del ciclo di incontri per dare ai famigliari un aiuto concreto per affrontare con più consapevolezza questo compito”.
Ed è a partire da queste riflessioni che il Dott. Pigato ha delineato il percorso dei prossimi mesi per creare le condizioni e acquisire alcuni strumenti per poter aiutare il proprio caro, ritrovando quegli spazi per se stessi che consentono di rigenerare le energie. Perché la domanda che un famigliare dovrebbe porsi è:
“Come posso aiutare l’altro se non riesco ad aiutare me stesso, se non riesco ad essere sereno e sufficientemente forte sia dal punto di vista fisico che emotivo?”
Dal confronto sono emerse anche le differenze tra uomo e donna nella cura. Perché spesso nel 99% dei casi è la donna la caregiver che si fa carico della gestione della malattia, che va ad aggiungersi alla gestione della quotidianità della famiglia e della casa.
Durante i prossimi incontri i famigliari con la mediazione del Dott. Pigato si metteranno in gioco attraverso il confronto e il dialogo imparando quanto importante sia, ad esempio, delegare alcuni compiti in casa e nella gestione della malattia per trovare qualche attimo tutto per sé. Certo sapere quello che si deve fare non significa metterlo automaticamente in pratica. La condivisione aiuta, il percorso è faticoso ma porta ad un beneficio concreto.
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