DISTURBI COGNITIVI NELLA MALATTIA DI PARKINSON?
UN SUPPORTO AL PARKINSON CAFÈ
Difficoltà nel linguaggio, problemi di memoria, deficit di attenzione. Sono sintomi molto spesso osservati e riportati dai famigliari di malati di Parkinson e infatti sono numerosi gli studi scientifici che provano quanto nella Malattia di Parkinson possano esserci manifestazioni di disturbi cognitivi e disturbi legati alla sfera emotivo-comportamentale, conseguenza della malattia o dalle terapie farmacologiche.
In entrambi i casi l’influenza e le conseguenze sulla vita e sulle attività quotidiane dei pazienti e dei loro familiari possono essere significative con un aumento delle difficoltà di gestione della malattia da parte del malato e del carico di assistenza per il caregiver.
Parola chiave: benessere complessivo
L’attenzione che sin dall’inizio il Parkinson Cafè pone al benessere complessivo degli ospiti che frequentano da quasi due anni lo spazio di Arzignano è intensa. Con le attività collegate all’apertura, mirate ad intrattenere gli ospiti, l’obiettivo era, ed è tuttora, far capire quanto importante sia uscire e condividere momenti extra famigliari.
I mesi successivi si sono focalizzati sull’attività motoria, fondamentale per aiutare a prevenire complicanze e difficoltà motorie associate alla malattia di Parkinson e migliorare la capacità di svolgere le attività abituali della vita quotidiana come fare le scale, alzarsi e sedersi, vestirsi, ecc.. E i benefici si possono vedere tutti i giorni dopo le quattro sessioni di attività motoria molto attese dagli ospiti e dai famigliari. Dal malato al famigliare il passo è stato breve e gli incontri “Aiutarsi ad aiutare” dedicati ai caregiver con il supporto di uno psicoterapeuta hanno svelato un bisogno latente di ascolto cui era importante dare una risposta.
Intercettare il Deficit Cognitivo
“Nell’ottica di favorire il diffondersi di una cultura della prevenzione vogliamo affrontare ora il tema delicato del decadimento cognitivo, un sintomo che può purtroppo manifestarsi nel malato di Parkinson – afferma Giovanna Mastrotto, Presidente della Fondazione Silvana e Bruno -. Con il supporto di uno specialista, desideriamo offrire ai nostri ospiti la possibilità di capire se questo deficit è presente e in quale forma per poi attuare un supporto mirato. Per quanto possibile e compatibilmente con la mission del nostro intervento, – conclude Giovanna Mastrotto – cerchiamo di affrontare le diverse sfaccettature con cui il Parkinson si manifesta per mettere in atto quelle piccole ma importanti azioni che possono fare la differenza per i nostri ospiti.
Incontri di gruppo e individuali per una stimolazione cognitiva efficace
Nello specifico l’intervento messo in atto mira ad aiutare le persone che frequentano il nostro “Parkinson Café” ad avere una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e degli eventuali limiti cognitivi. Gli incontri coinvolgono un certo numero di ospiti e i loro famigliari, figure fondamentali nell’assistenza, e possono essere sia di gruppo sia individuali in modo da far emergere le reali necessità di intervento. Il percorso di stimolazione cognitiva, infatti, ha l’obiettivo di rallentare l’evoluzione dei sintomi cognitivi e al contempo di migliorare i sintomi depressivi, spesso associati a questa fase.
“Il nostro è un percorso fatto di piccoli passi – conclude Giovanna Mastrotto -. Osserviamo, accogliamo e cerchiamo di dare risposte sia in termini di servizi specifici sia di supporto generale. Perchè nella Malattia di Parkinson, come ormai abbiamo visto tra i nostri ospiti, l’umore positivo, la compagnia e la condivisione rappresentano veramente una marcia in più!”
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