Capire qual è il ruolo del doposcuola oggi e dello spazio della Tribù del Sole in particolare anche per coglierne il legame col territorio di Arzignano.
Di questo parliamo con Emanuela Groppo, coordinatrice generale della cooperativa Moby Dick che ha in gestione il doposcuola La Tribù del Sole.
“Si può raccontare il doposcuola come un “luogo di crescita” per i bambini, in una dimensione educativa stimolante all’interno di uno spazio opportunamente strutturato e con la presenza di personale qualificato – ci racconta -. Un luogo in cui si favorisce l’“apprendimento” che, dal nostro punto di vista, ha un significato che va oltre il contesto scolastico e va inteso appunto come “crescita”, opportunità educativa, buone relazioni con coetanei e adulti. Un luogo in cui i bambini hanno la possibilità di acquisire quelle competenze e autonomie necessarie per il pieno esercizio della convivenza e della partecipazione alla vita scolastica e sociale”.
Con questa visione il doposcuola ha un ruolo di PONTE in quanto facilita connessioni di più ambiti:
- connessione tra la vita scolastica del bambino e gli altri ambiti di crescita, perché offre opportunità in cui ognuno possa sentirsi non solo alunno ma anche bambino che necessita di svilupparsi nella sua interezza.
- connessione tra le diverse agenzie educative, in primis la famiglia e la scuola, i servizi sociali, etc, perché solo attraverso un lavoro di rete si può favorire il processo evolutivo e il benessere del bambino;
- connessione di idee e valori che vengono messi in campo quotidianamente dall’équipe educativa con i vari progetti che ogni anno vengono proposti e realizzati insieme ai bambini, coinvolgendo anche le loro famiglie.
“La Tribù del Sole rispecchia a pieno il concetto che noi abbiamo di doposcuola e il ruolo che gli si attribuisce in un contesto territoriale.
Questo più che in altri per il fatto che alla Tribù del Sole sono iscritti bambini che arrivano da ben tre istituti comprensivi per un totale di otto scuole (di cui sette primarie e una secondaria di primo grado). La presenza di bambini con un diverso bagaglio scolastico, e a volte anche culturale, implica un aumento della complessità ma allo stesso tempo di stimoli e interscambio. Elementi che richiedono una costante rimodulazione degli interventi per il raggiungimento sia degli obiettivi didattici che di socializzazione ed integrazione“.
Accoglienza di bambini con disabilità
“La Tribù del Sole si caratterizza per l’accoglienza di bambini con disabilità, – conclude Emanuela Groppo -, elemento che sottolinea il riconoscimento della disabilità come valore e la volontà di favorire processi di inclusione che in questo caso riguardano i bambini e i loro contesti extra-scolastici sostenendo le loro famiglie. Secondo la nostra esperienza la presenza di minori con disabilità è una grande risorsa per il gruppo sia di bambini sia dei genitori in quanto sottolinea l’importanza e la bellezza della diversità di cui ognuno è portatore”.
Oltre ad Emanuela Groppo, coordinatrice generale della cooperativa, importanti per il lavoro del doposcuola sono anche altre figure di coordinamento interno ai servizi e alle aree di intervento di Moby Dick (infanzia, disabilità e minori). Per quanto riguarda l’area minori la coordinatrice pedagogica è la Dott.ssa Micaela Carlotto che supporta il lavoro delle diverse équipe e collabora per l’avvio dei nuovi progetti nonché il monitoraggio degli stessi in itinere. Fondamentale il lavoro delle équipe attive nei servizi di doposcuola, anche presso la Tribù del Sole, équipe che per formazione e percorso di studi consentono un approccio multidimensionale in grado di gestire la complessa realtà di un bambino nelle diverse attività previste dal programma educativo.
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