Costruire un team di cura contro il Parkinson
I bisogni di assistenza e supporto di cui necessita una persona che vive con il Parkinson possono variare ed evolversi man mano che la malattia cambia. Per questo contro il Parkinson si vince insieme, con un team di cura. È bene infatti circondarsi di persone e di professionisti che possono dare un prezioso contributo alla cura e al benessere della persona malata.
Lo specialista in disturbi del movimento
In un team di cura contro il Parkinson, è fondamentale avere uno specialista nei disturbi del movimento. Si tratta di un neurologo con una formazione aggiuntiva nel morbo di Parkinson e in altri disturbi del movimento. Questo tipo di professionista in genere ha una conoscenza a 360 gradi delle terapie del Parkinson e della ricerca in corso. Non un neurologo generico, quindi, ma una figura specializzata e in grado di guidare e accompagnare il malato nella gestione della malattia.
Un team multidisciplinare per una cura efficace
La squadra dei professionisti dell’assistenza multidisciplinare si completa con i fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, consulenti e nutrizionisti. Come membri di un team di trattamento, possono aiutare le persone a gestire con una visione d’insieme molti sintomi e altri aspetti della convivenza con il Parkinson. Sono figure spesso presenti al Parkinson Café con progetti e iniziative che aiutano i nostri ospiti ad affrontare la malattia.
Parkinson team cura: l‘importanza del caregiver
Durante ogni momento della cura, la persona più vicina al paziente – che sia il coniuge, il figlio, il genitore o un amico – di solito diventa la figura di assistenza primaria. Svolge un ruolo importante nel benessere di una persona con malattia di Parkinson. Si assume molte responsabilità: dall’accompagnamento agli appuntamenti dal medico alla gestione delle incombenze domestiche. Di solito non necessitano di una formazione specifica, ma è molto importante che si stabilisca tra malato e caregiver un rapporto basato sulla comprensione reciproca. Questo permette di definire, da un lato il tipo di aiuto necessario nelle attività quotidiane, dall’altro restituisce la misura del supporto e del coinvolgimento emotivo.
Proprio per questo è molto importante che anche i partner o caregiver si prendano cura di sé stessi. Il Parkinson progredisce lentamente e il ruolo di assistenza può durare anni. Il famigliare deve prendersi del tempo per ricaricare la propria energia e rimanere in salute. Come? Tenendo vivi i propri interessi, ritagliandosi momenti di vita al di fuori dal Parkinson, chiedendo un aiuto esterno professionale se necessario. Qui al Parkinson Café i caregiver trovano luoghi e momenti di incontro, ascolto e condivisione.
Leggi anche altre news sul Parkinson Cafè…
L’ISTRUTTORE ARRIVA A CASA!
Alla fine ce l'abbiamo fatta. Era da tempo che volevamo trovare una modalità, in presenza, per riavvicinarci agli ospiti del nostro Parkinsoin Café che contano sull'attività motoria per il loro benessere psicofisico. Dopo i pieghevoli, le brochure e i video delle...
MUOVIAMOCI INSIEME!
Sono mesi difficili in cui tutti siamo messi alla prova. Non appena sarà possibile anche il nostro Parkinson Café riaprirà per continuare a riproporre le tante attività che hanno avvicinato gli ospiti allo spazio. Su tutte l'attività motoria che, lo dimostrano gli...
CHIUSURA TEMPORANEA DEL NOSTRO PARKINSON CAFÉ
A malincuore, a seguito dell'aggravarsi della situazione #COVID, ci sentiamo in dovere di fare in modo che i nostri ospiti si sentano al sicuro limitando, come consigliato da tutti i recenti provvedimenti, gli spostamenti e le uscite. Per questo da lunedì 2 novembre,...
STUDIARE IL PASSATO PER GUARDARE POSITIVAMENTE AL FUTURO: LA STORIA DI ENZO
Qualche tremore, i movimenti che non sono più così fluidi e che rendono difficili le camminate in montagna vero toccasana per Enzo, per il suo fisico ma soprattutto per la mente. L'incontro con il Parkinson è notizia recente e veloce per Enzo Slaviero, quasi 73 anni,...
IL POTERE DELLE IMMAGINI
"THIS IS PARKINSON" UNA MOSTRA PER CAMBIARE LA PERCEZIONE DEL PARKINSON Era il 2015, sono passati cinque anni ma quella mostra, quegli sguardi e soprattutto quelle persone malate di Parkinson hanno davvero aperto gli occhi ai decision makers norvegesi dove la mostra...
IL PIACERE DI TORNARE AD ALLENARSI
"I mesi di pausa si vedono, ma la volontà degli ospiti di ripartire è forte"Abbiamo incontrato gli ospiti in una bella giornata di fine giugno quando il caldo attanaglia l'aria tutt'intorno ma nulla sembra fermarli dal partecipare alla lezione settimanale...
Commenti recenti