
Inaugurata ufficialmente il 22 febbraio la nuova strumentazione per il monitoraggio dei pazienti colpiti da ictus e ricoverati in terapia intensiva presso la Stroke Unit del reparto di Neurologia dell’Ospedale di Arzignano dell’ULSS8 Berica. Frutto di una donazione della Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto, da sempre vicina ai bisogni del territorio.
Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto: un’attenzione speciale alle necessità dell’ospedale di Arzignano
Sempre forte e concreta la volontà della famiglia Mastrotto di sostenere le necessità della struttura ospedaliera di Arzignano, al fine di offrire al territorio una risposta ai bisogni più urgenti. Con questa donazione, resa possibile anche dalla collaborazione della Fondazione San Bortolo, l’attenzione della Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto si è dedicata agli ospiti del Reparto di Neurologia dell’ospedale di Arzignano dell’ULSS8 Berica. Qui infatti transitano annualmente tra i 400 e 500 pazienti per problematiche vascolari acute come l’ictus. Patologia tempo-dipendente ad alta frequenza, con elevata morbilità e mortalità. La nuova dotazione, quindi, costituisce un importante avanzamento tecnologico per la Stroke Unit di Arzignano, centro di riferimento per tutta la popolazione dell’area Ovest dell’Azienda Ulss8 Berica, che conta circa 400.000 abitanti.
Sei monitor per il controllo dei pazienti in fase acuta
Il nuovo sistema acquisito dal reparto di Neurologia dell’Ospedale di Arzignano svolge un importante e delicato compito. Il monitoraggio dello stato di ossigenazione del sangue nelle prime 24 ore dopo un evento acuto, come un ictus; ECG continuo; monitoraggio delle funzioni vitali e dello stato neurologico nelle prime 48 ore.
L’apparecchiatura è costituita da una centrale di monitoraggio e sei monitor multiparametrici, uno per ciascun posto letto ospitato nell’unità semintensiva dell’UOC di Neurologia di Arzignano. Permette di osservare i pazienti in fase acuta di ictus ischemico ed emorragico. I pazienti di questo reparto si avvalgono di efficaci trattamenti all’avanguardia in grado di cambiare radicalmente l’esito della patologia. Questo solo se attuati entro 9 ore dall’esordio dei sintomi, fino a evitare un danno neurologico irreversibile. Altrettanto fondamentale è la successiva sorveglianza delle prime 48 ore dall’evento acuto, attraverso sistemi per il monitoraggio delle complicanze. Questo attento controllo permette di gestire allarmi e facilitare l’intervento tempestivo dei sanitari.
“L’utilizzo di questa apparecchiatura presso l’ospedale di Arzignano permette di usufruire di un trattamento innovativo ed efficace anche nel nostro territorio, con grande beneficio per cittadini e famiglie. Siamo molto orgogliosi di poter contribuire al miglioramento e al progresso dei servizi medici destinati alla nostra comunità, perché possono davvero salvare o migliorare la vita delle persone. Ringraziamo la Dr.ssa Michela Marcon Direttore dell’UOC di Neurologia dell’Ospedale di Arzignano. Ringraziamo inoltre l’Ulss8 Berica per averci offerto questa opportunità e il Dr. Giorgio Gentilin per la costante collaborazione. Infine, la Fondazione San Bortolo per aver accolto la donazione”.
La Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto vicina ai bisogni della cittadinanza

“Ringrazio la Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto per questa importante donazione che eleva ulteriormente gli standard di assistenza garantiti dall’ospedale di Arzignano. Sappiamo bene come la tempestività e l’appropriatezza dell’approccio terapeutico siano decisivi per la qualità della prognosi nei pazienti colpiti da ictus. Da oggi quindi i nostri specialisti avranno a disposizione una strumentazione all’avanguardia che potrà supportarli nell’individuare il migliore percorso diagnostico-terapeutico”.
“Siamo lieti di aver collaborato a questo importante progetto di rinnovamento della Stroke Unit e profondamente grati alla Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto per l’esemplare generosità. Per noi è fondamentale promuovere sinergie e coinvolgere la comunità nel nostro impegno verso una sanità vicentina sempre più attenta al paziente. Un particolare ringraziamento a Giovanna Mastrotto e al Dottor Giorgio Gentilin per la determinante presenza nell’operazione”.
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