Si fa presto a dire “prendersi cura”… ma chi se ne occupa?
Convivere con la Malattia di Parkinson può mettere a dura prova chiunque. Tante sono le sfide, gli ostacoli, le cadute da affrontare. Ma è anche vero che non si è soli. Anzi. A volte siamo così presi dalla difficile e spesso complicata routine quotidiana con il Parkinson che non diamo un nome… e soprattutto un volto a chi ci sta intorno e contribuisce a farci stare meglio. Certo ci sono figure che riconosciamo come fondamentali nell’aiutarci ad affrontare questa sfida. Altre che offrono il loro tempo con fare delicato e di cui spesso ci dimentichiamo.
Mettiamole allora in fila queste figure, una dopo l’altra
Diamo a ciascuna un ruolo; potremo così cogliere in pieno il significato di quanto riceviamo ogni giorno.
Il neurologo
È sicuramente la figura unanimemente riconosciuta come fondamentale. Preferibilmente dovrebbe essere uno specialista dei disturbi del movimento che ti segue nella malattia e ti aiuta a districarti nelle pieghe della gestione complessiva dal punto di vista medico e non solo.
I caregiver
E poi ci sono loro, i caregiver senza i quali probabilmente la vita sarebbe tremendamente più complicata. Pensiamo al compagno o alla compagna che ci stanno vicino, o altri membri della famiglia che con il loro supporto e la loro sola presenza alleviano i momenti bui che a volte fanno capolino. Ai membri della comunità nella quale viviamo e con i quali facciamo una chiacchiera che fa venire il buon umore. Al negoziante che sapendo della malattia contribuisce a mettere a proprio agio il cliente.
La rete di figure alleate
Ci sono poi tutte quelle figure che contribuiscono a creare la rete, ovvero quell’insieme di professionisti che messi gli uni accanto agli altri fanno la differenza nella gestione della malattia. Pensiamo all’istruttore di attività motoria specifica, al logopedista, allo psicologo o al terapista occupazionale e sicuramente al Medico di Medicina Generale.
E potremmo continuare ancora… ma forse potete farlo voi. Prendete carta e penna e mettete per iscritto le figure che contribuiscono a farvi stare meglio.
TU
E poi ci sei tu, che giochi il ruolo principale sia come attore sia come caregiver di te stesso. Informati sul Parkinson, parlane con il tuo neurologo e non lasciare mai fuori chi ti è vicino. Dal confronto nascono sempre soluzioni.
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