Continuano a pieno ritmo le attività e con il nuovo anno una novità: sedute di logopedia
Si consolida sempre più la presenza del Parkinson Cafè nel territorio dell’Ovest e Alto Vicentino che accoglie ormai circa cinquanta malati che trovano nello spazio centrale di via A. Mastrotto ad Arzignano un luogo confortevole dove poter condividere attività che, prima di tutto, hanno l’obiettivo di far uscire dall’isolamento chi è colpito dal Parkinson.
Il 30 novembre si celebra in tutta Italia la Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson, un momento per sensibilizzare la comunità e le istituzioni a 360 gradi, dalla ricerca, all’assistenza, dalle cure all’inclusione sociale.
Ed è proprio l’inclusione che persegue il Parkinson attraverso le sue attività, quella motoria innanzitutto, necessaria al pari della terapia farmacologica.
L’attività motoria è sicuramente la molla che fa uscire di casa il malato e il caregiver. Gli esercizi fisici specifici, eseguiti sotto l’attenta supervisione di istruttori esperti nella Malattia di Parkinson aiutano a prevenire complicanze e difficoltà motorie associate alla malattia e migliorano la capacità di svolgere tante attività di vita quotidiana come vestirsi, avere cura della propria igiene personale, cucinare o fare una passeggiata.
“Ma qui trovano molto altro – continua la Presidente Mastrotto -. Cerchiamo periodicamente di offrire momenti di intrattenimento con cene, uscite all’aria aperta durante la bella stagione ma soprattutto incontri e sessioni mirate a ridurre o contenere le problematiche connesse alla malattia: i gruppo di aiuto “Aiutarsi ad aiutare” gestiti da uno psicoterapeuta e dedicati ai caregiver, ad esempio, sono serviti per far emergere un bisogno di condivisione e di ascolto per coloro, quasi sempre famigliari, che si fanno carico 24 ore al giorno dell’assistenza; quindi abbiamo cercato di dare una risposta al problema delicato del decadimento cognitivo presente, a volte, anche nel malato di Parkinson, attraverso un percorso per individuare eventuali sintomi precoci. La novità per 2020 riguarda un altro aspetto che tocca da vicino i nostri ospiti ovvero le problematiche legate al linguaggio che andremo a trattare attraverso sedute di logopedia di gruppo”.
La difficoltà nel coordinare la muscolatura durante la respirazione nel malato di Parkinson porta, infatti, ad un indebolimento del volume della voce e, a volte, a problemi nella verbalizzazione stessa. Poter affrontare in gruppo, in un ambiente conosciuto e amico un intervento di questo tipo è sicuramente positivo ma soprattutto stimolante.
Gli ospiti che frequentano il nostro spazio sono ormai una cinquantina e dopo le titubanze iniziali ad uscire, una volta che imparano a conoscerci non smettono più di venire, si sentono a proprio agio nel condividere la malattia, i problemi ma anche le esperienze di vita quotidiana con i volontari e gli altri ospiti. Il riconoscimento della nostra attività da parte della Regione Veneto attraverso l’inserimento dello spazio nella ”Rete Sollievo” regionale ci dà sicuramente un ulteriore stimolo per proseguire con nuove iniziative”
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